ArTransit / Press Conference
ArTransit begins at the magical place, Teatro San Materno in Ascona. At the Bauhaus construction of this marvelous, tiny theatre, the atmosphere of the mythical Monte Verità is still perceivable and motivates a project like ArTransit to continue cultural experiments, especially in the performing and performance Arts. ArTransit is an extraordinary and amusing project, an adventure without comparison and precedent. From the paradox of meeting point and separation between the germanic and the latin world, between south and north, between emotionality and rationality, between practice and theory, ArTransit starts. What is ArTransit about? ArTransit speaks about exchange between different cultures, between different ages and genders. Therefore ArTransit is not only an intergenerational, interdisciplinary or intercultural project. ArTransit speaks about overcoming differences, but underlines by absurdity, how much our communication and understanding is hindered and tiring. ArTransit aims to approach these differences with a series of performing events in the three regions of Lombardy, Italian and German Switzerland. The highlight of the project will be reached, when the Performance-Train and the Performance-Ship bring the moving and ephemeral performance art from one territory to the other, taking the expression “Cultural Exchange” literally…
Discorso Conferenza Stampa ArTransit Teatro San Materno, Ascona
Sono felice incontravi in questo luogo magico, carico di storia fatta da persone che provengono da tutte le direzioni del vento. Ascona, San Materno, Monte Verità: da qui parte l’avventura di Charlotte Bara, della quale si dice che ancora il suo spirito erra negli spazi del teatrino Bauhaus. Ma dal San Materno come portatore parte anche ArTRansit in un progetto straordinario e divertente, un’avventura senza paragoni e precedenti: da questo punto d’incontro e di separazione tra il mondo germanico e il mondo latino, tra nord e sud, tra razionalità e emozionalità, tra teoria e pratica artistica.
Di che cosa si occupa ArTransit? ArTransit parla dello scambio tra culture diverse, età diverse, sessi diversi. Pertanto ArTransit non è soltanto un progetto intergenerazionale, interdisciplinare e interculturale.
ArTransit parla dello superamento delle differenze, ma sottolinea in contempo e per assurdo, quanto sia ostacolato e faticoso il nostro comunicare, il nostro intendersi.
ArTransit. Un sogno diventa realtà. Poco più di un pensiero, di un’idea, di una fantasia un anno e mezzo fa, dopo un lavoro intenso e sostenuto, siamo oggi in grado di presentarvi un progetto stimolante sul punto di materializzarsi per poi sfumare in meno di un attimo. Non c’è arte più effimera delle arti performative. Nel momento stesso in cui si dà a vedere, è già sparita. Proprio per la sua difficile vendibilità, dobbiamo esprimere un enorme grazie alle otto istituzioni, sei curatori, tre assistenti, 26 artisti, sei drammaturghi e registi, dieci attori e danzatori e due scrittori coinvolti nei dieci cicli d’eventi che su consumeranno durante gli otto mesi che dall’altro ieri ci dividono da Expo 2015, l’esposizione Universale a Milano. E ancora non dobbiamo dimenticare il ruolo primordiale di Viavai di Pro Helvetia e dei suoi partner, che, con il suo bando, ha generato ArTransit e altri 18 progetti vincitori.
Il sogno di ArTransit sta diventando reale anche grazie ad una squadra meravigliosa di artisti e curatori e al sostegno di una rete importante di partner istituzionali e mediali, ai quali vorrei esprimere la mia illimitata ed emozionata gratitudine.
Da una bolla d’aria – un’idea soltanto in una mente fantasiosa – si stanno materializzando una serie di eventi performativi che fanno convivere una cinquantina di artisti e creativi, giovani e vecchi (dai 28 ai 60 anni), donne e uomini, svizzeri, ticinesi e lombardi.
Quest’estate, mentre producevo il booklet che oggi trovate fisicamente tra le vostre mani, mi è capitato di rileggere e rileggere le biografie degli artisti, dei curatori, dei drammaturghi e registi, dei performer e dei teorici. Il concetto astratto di “scambio culturale” prese forma, divenne corpo, si trasformò in una narrazione con innumerevoli facettature, sfumature e formulazioni. Era nata una storia vera, quella di artisti performativi in stretta collaborazione con teatranti, in spazi d’arte e teatri, in treni o sui battelli.
Ed ecco dove lo scambio culturale diventa movimento fisico e si traduce in attività intellettuale, spirituale e cognitiva. Gli spettacoli ed eventi continueranno a vivere anche oltre il loro consumarsi durante quegli otto mesi: sul nostro website artransit.ch dove caricheremo le fotografie degli studenti del Master di Fotografia all’Accademia di Brera a Milano e i video degli studenti della CISA, scuola di cinema a Lugano con a capo il nostro Domenico Lucchini, stesso. Queste immagini narrano gli eventi per la loro conservazione futura.
Gli studenti di pedagogia teatrale e di Art Education della ZHdK (Università delle arti di Zurigo), invece, saranno coinvolti in una piattaforma didattica senza paragoni “Artransit”, nella quale lavoreranno con gruppi di attori non professionisti che si esibiranno con loro aiuto lungo la linea del Gottardo, mentre passa il treno speciale della TILO del progetto ArTransit il 15 novembre con a bordo artisti performativi, attori e spettatori.
Gli spettatori sono di primordiale importanza in questa avventura. Il progetto nasce con e per il suo pubblico e si costituisce attraverso l’interazione con esso. Ciascuno di voi è importante ed indispensabile, abbiamo bisogno della vostra partecipazione e del vostro sostegno, ma ugualmente del vostro pensiero critico per far fiorire questa creatura appena partorita – dopo lunghe doglie faticose, ma stimolanti… Vi aspettiamo! –
Barbara Fässler 3 settembre 2014
The project ArTransit is part of the program of cultural exchange Viavai from Pro Helvetia