Davide Cascio – Mago della citazione

L’opera di Davide Cascio, densa di citazioni, si adegua allo spazio espositivo e pone un enigma ermeneutico destabilizzante. Stratificate secondo il principio del collage, le opere si scompongono, invece, al momento della fruizione. Per l’interpretazione necessario scoprirne ipotetici riferimenti.

L’opera di Davide Cascio permette tanti approcci di ricezione, quanto è stratificata da varietà materiche e riferimenti culturali. Questo lavoro complesso si presta ad un gioco percettivo, una sorta di scommessa. Esclusivamente attraverso l’osservazione accurata, quanto si riesce a cogliere delle intenzioni dell’artista, dei riferimenti e delle fonti storiche che ne stanno a monte? Vediamo ad esempio (2022): installazione in situ nella quale una marea incalcolabile di pezzi di un Mobile pendono dal soffitto. I bastoni orizzontali o leggermente obliqui, rosa, verdi, blu e bianchi sostengono a loro volta altri bastoni, oppure sono legati con delle corde a dei pezzi di plastica trasparenti ed esagonali rossi, blu oltremare o gialli. Questi elementi formano una caotica composizione astratta che si adatta alla sala espositiva. I riferimenti che sorgono spontaneamente sono tanti: le composizioni dei costruttivisti russi, qui reinterpretati per lo spazio tridimensionale; , in cui Marcel Duchamp nel 1942 imballava la mostra con delle corde bianche come se fossero ragnatele; oppure i di Calder con i colori primari. Nel catalogo, Gianfranco Camesi menziona inoltre molti altri rimandi: la scultura <Röyi> di Gyula Kosice (1944-1965), la di Marcel Duchamp (1918) e la di Johannes Zabel (Bauhaus 1923).
Il principio metodologico citazionistico di Cascio, senza dubbio figlio del postmodernismo, si svolge in tre fasi: 1. ricerca visiva e documentaria delle fonti, 2. progettazione teorica e 3. costruzione e assemblaggio dell’opera. La genesi stessa delle installazioni e dei lavori su carta è costruttivistica, nel senso che si costruisce strato per strato. Nelle parole di Georges Didi Hubermann si tratta di “un’opera che non finisce mai di operare”. Cascio procede per collage – tecnica a sua volta presa in prestito dai dadaisti e da James Joyce. Sul versante concettuale, l’artista ticinese stratifica fonti visive, letterarie e teoriche. Sul versante plastico, invece, incrocia pezzi di carta nei collage . Nelle installazioni , che barricano il passaggio nello spazio, Cascio sovrappone assi di legno grigie, bianche e nere in senso diagonale. Mentre nel lavoro in situ, – a cui la prima parola del joyciano presta il titolo – dei libri sono impilati su scaffali mai orizzontali e pericolosamente penzolanti. L’opera di Davide Cascio si scompone, strato dopo strato, in un processo interpretativo spiraliforme, precario e senza fine.



22.5.-4.9.2022
Installation
Mendrisio Museo d’Arte


Published in
Kunstbulletin 7-8/2022


Related
Museo d'arte Mendrisio
Davide Cascio, Riverrun, 2022, legno multistrato, pittura acrilica, metallo, libri, moquette, lampade, stampa tipografica su carta, dimensioni variabili © Foto: Barbara Fässler
1 / 4

Davide Cascio, Riverrun, 2022, legno multistrato, pittura acrilica, metallo, libri, moquette, lampade, stampa tipografica su carta, dimensioni variabili © Foto: Barbara Fässler

Davide Cascio, Spider Bee, 2022, legno, carta, pittura acrilica, plexiglas, corda, oggetti vari. Mobile di dimensioni variabili © Foto: Cosimo Filippini
2 / 4

Davide Cascio, Spider Bee, 2022, legno, carta, pittura acrilica, plexiglas, corda, oggetti vari. Mobile di dimensioni variabili © Foto: Cosimo Filippini

Davide Cascio, Out, 2022, pittura acrilica su legno, dimensioni variabili © Foto: Cosimo Filippini
3 / 4

Davide Cascio, Out, 2022, pittura acrilica su legno, dimensioni variabili © Foto: Cosimo Filippini

Davide Cascio, Davanti: Out, 2022, pittura acrilica su legno, dimensioni variabili. Dietro: Spider Bee, 2022, legno, carta, pittura acrilica, plexiglas, corda, oggetti vari. Mobile di dimensioni variabili © Foto: Barbara Fässler
4 / 4

Davide Cascio, Davanti: Out, 2022, pittura acrilica su legno, dimensioni variabili. Dietro: Spider Bee, 2022, legno, carta, pittura acrilica, plexiglas, corda, oggetti vari. Mobile di dimensioni variabili © Foto: Barbara Fässler